Riflessioni conclusive

«Si chiude la prima edizione de “Il mio posto nel mondo” che mi ha permesso di stare con tanti ragazzi appena maggiorenni, di osservarli, di ascoltarli, di parlare con loro anche se qualche volta qualcuno non ne avesse particolarmente voglia; forse perché a volte è più semplice stare nell’attimo del presente piuttosto che all’interno di una domanda così grande come quella che ci siamo posti in ogni attività svolta in questi ultimi dieci mesi: qual è il mio posto nel mondo?

Negli incontri che sono scaturiti con i loro genitori e insegnanti è emerso quanto questa domanda non appartenga solo ai giovani, ma a ciascuno di noi, a qualsiasi età. In cammino nella vita, abbiamo bisogno di attualizzarla tappa per tappa, per ristabilire il senso del nostro quotidiano e guardare al futuro con la responsabilità e la libertà di aver compiuto una scelta, che si attua ogni volta che ci siamo riposti alla domanda “qual è il mio posto nel mondo”.

Ragazzi, vi ringrazio per avermi arricchita, con le vostre storie, fragilità, sogni, diffidenze, gioie, dubbi, noie.

Ringrazio Regione Lombardia e Anci che hanno finanziato questo progetto e ai quali ho già inviato i contenuti per la seconda edizione. Ringrazio la preside dell’Isis Valceresio, Carmen Sferlazza, per averci creduto anche quando abbiamo dovuto affrontare gli inevitabili contrattempi. Ringrazio la dottoressa Tatiana Torti e la sua equipe, per aver seguito i ragazzi con l’obiettivo di contribuire al miglioramento della loro prosocialità. Ringrazio Enrica Peregalli, insostituibile producer del progetto. Ringrazio come partner il prof Miani e Sima e Graziano Orlando del Garden Selve”»

Loredana Bonora

Sindaco Cuasso al Monte


«Il progetto “il mio posto nel mondo” mi è stato proposto con grande entusiasmo dalla sindaca di Cuasso Loredana Bonora, che ringrazio perché ha dato agli studenti dell’Istituto Valceresio l’opportunità di essere più consapevoli di se stessi, del territorio in cui vivono e del percorso futuro che vorrebbero/potrebbero intraprendere. I nostri giovani hanno bisogno di supporto ed orientamento nell’individuazione delle proprie emozioni, delle capacità relazionali e della propria vocazione, anche in rapporto al territorio che abitano. Sono state effettuate tante esperienze, tutte capaci di stimolare l’analisi, le competenze individuali e di team, il confronto, la collaborazione. Ringrazio tutti i professionisti che hanno seguito i ragazzi con tanta disponibilità e con il comune intento di farli crescere e renderli più consci di quale posto occupano e vorranno occupare nel contesto in cui vivono o in altri luoghi anche lontani geograficamente ma ormai vicini e “conosciuti” nell’era della integrazione e dei “mestieri globali”.»

Maria Carmela Sferlazza

Dirigente Scolastico ISIS Valceresio


«L’intervento Area dell’Io relativo al Progetto Il mio posto nel mondo ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare i giovani partecipanti alle tematiche di consapevolezza personale e interpersonale, promuovendo comportamenti di metacognizione e prosociali. Si è articolato come di seguito:

  1.     Incontri di counseling individuale (n.42)

  2.     Due incontri di gruppo destinati ai giovani in data 29/01/24 (presenti        n. 42) e in data 03/06/24 (presenti n. 38)

  3.     Una conferenza destinata ai giovani, ai genitori e agli insegnanti, su        tematiche relative allo sviluppo dell’Io.

Gli attori protagonisti sono stati giovani (studenti dell’Istituto Isis di Bisuschio, oltre che esterni all’Istituto) di età compresa tra i 15 e i 19 anni, 8 psicologi e 2 psicologhe psicoterapeute referenti del progetto.

Le attività proposte hanno cercato di fornire stimoli efficaci per l’Individuazione dei determinanti dello sviluppo personale e futuro, focalizzando traiettorie di crescita, strumenti, punti di forza e aree di miglioramento. Hanno sollevato tematiche legate alla cooperazione, ai ruoli e alle aspettative. Hanno cercato di dimostrare, attraverso il coinvolgimento e la condivisione di modelli di vita reali, la complessità della costruzione individuale e sociale.

I giovani coinvolti hanno aderito alle attività durante tutto l’arco del progetto e si sono dimostrati reattivi alle stimolazioni proposte, manifestando entusiasmo e lasciandosi sorprendere positivamente dalle conseguenze che le attività dell’area dell’Io hanno fatto emergere dentro di loro e tra di loro.

 

Si può evidenziare, a carattere puramente descrittivo, come i giovani abbiano dichiarato maggiormente attitudini di prossimità e vicinanza a persone amiche o bisognose.

 

Infine, importante sottolineare come, questo progetto abbia avuto il grande merito di far emergere i bisogni di sostegno emotivo dei giovani, che necessitano di identificare strumenti e percorsi verso la costruzione della loro identità futura, e abbia, altresì, permesso l’incontro tra diverse realtà (all’interno della stessa scuola tra classi diverse, tra scuole diverse, con enti e ambienti culturali diversi, con professionisti diversi) come spunto di riflessione e di conoscenza di mondi che spesso rimangono poco visibili agli occhi dei giovani.

 

Si aprono dunque nuovi spunti di lavoro relativo alla tematica sempre più attuale e centrale di ricerca del proprio posto nel mondo nel contesto giovanile.»

Tatiana Torti

Psicologa/psicoterapeuta


«Sono una studentessa dell’Isis Valceresio che lo scorso anno scolastico ha preso parte al progetto “ Il mio posto nel mondo” organizzato dal Comune di Cuasso. Inizialmente ero molto scettica nei confronti di tutte queste attività, non avevo alte aspettative perché non rispecchiava a pieno il percorso del mio indirizzo scolastico. Andando avanti con il percorso però mi sono ricreduta e tale progetto si è dimostrato coinvolgente e anche un buon modo per socializzare con tutti gli altri ragazzi e per familiarizzare con nuove attività. Questo progetto mi ha fatto capire i valori della collaborazione e dell’impegno che servono per dare vita a un qualcosa di nuovo e innovativo. Ringrazio tutti coloro che hanno organizzato e portato avanti tutte le attività e anche la nostra Dirigente che ci permette di fare tutto ciò.»

Sofia Bettoni

Studentessa Isis Valceresio